Accesso al mercato del lavoro

Se una persona può lavorare o aprire un'impresa in Svizzera dipende dalla sua nazionalità e dal motivo per il quale è entrata nel Paese. In ogni caso i lavoratori devono essersi già annunciati presso le assicurazioni sociali e devono pagare le tasse.

Permesso di lavoro

La questione del permesso di lavoro viene chiarita di solito contemporaneamente con il rilascio del permesso di soggiorno. In Svizzera, le persone con un diritto di dimora possono di norma anche lavorare. La richiesta del permesso viene inoltrata dal datore di lavoro o dal lavoratore, a seconda della nazionalità e della durata del lavoro. In caso di incertezze può essere d'aiuto uno dei centri sottoelencati. Questi centri offrono consulenza anche per persone che non abitano ancora in Svizzera e che vorrebbero lavorare qui. Dal 2019, i rifugiati riconosciuti (permesso B) e le persone ammesse provvisoriamente con o senza statuto di rifugiato (permesso F) non hanno più bisogno di un permesso speciale. Ma l'inizio e la fine di ogni impiego devono essere comunicati al Cantone su modulo ufficiale (Formalità di registrazione | Meldepflicht | Procédure d'annonce). Il Cantone competente è quello in cui si lavora. La notifica è gratuita. I richiedenti l'asilo (permesso N) hanno ancora bisogno di un permesso speciale.

Attività in proprio

Se in Svizzera una persona può aprire o meno un'impresa in proprio, dipende dalla sua nazionalità e dal suo statuto di soggiorno. Per le persone provenienti dai paesi UE/AELS e per le persone con un permesso di soggiorno C la creazione di un'impresa è più semplice. Basta notificare l'attività indipendente al Comune di domicilio. Le persone provenienti da un paese non membro UE/AELS devono invece presentare dapprima chiedere l'autorizzazione per iscritto all'Ufficio per l'economia. Il Servizio della migrazione (Migrationsdienst | service des migrations) informa i migranti circa la possibilità di creare un'impresa.
Chi vuole lavorare come indipendente deve annunciarsi alla Cassa di compensazione AVS, alla Cassa per gli assegni familiari ed eventualmente a un'assicurazione contro gli infortuni e a una cassa pensioni.

Lavoro nero

Qualsiasi lavoro retribuito deve essere annunciato alle attività competenti. Chi lavora e non si è annunciato presso le assicurazioni sociali, chi non ha un permesso di lavoro o non dichiara il reddito alle imposte, si rende punibile dalla legge. In questi casi si parla di lavoro nero (Schwarzarbeit | travail au noir). Il lavoro nero ha conseguenze legali per i datori di lavoro e per i dipendenti. Per di più, chi lavora in nero non è assicurato contro la disoccupazione, gli infortuni o l'invalidità e non ha una previdenza per la vecchiaia. Chi crede di non essere assunto in regola dal proprio datore di lavoro dovrebbe rivolgersi a un centro gratuito di consulenza legale.

Giovani

In linea di principio i giovani possono lavorare solo a partire dai 15 anni di età. Lavori leggeri di durata limitata (p. es. lavori durante le vacanze) sono tuttavia permessi. Genitori e datori di lavoro devono fare attenzione che i giovani non vengano sovraffaticati. Per i giovani fino ai 18 anni di età vigono particolari disposizioni giuridiche in materia di lavoro.